Mai sentito parlare della blue zone in Sardegna? Se ancora non lo sapessi, la nostra amata isola non è solo celebre per le sue bellezze naturali ed il suo mare cristallino: è una terra caratterizzata dalla longevità dove si contano decine e decine di centenari. Qual è il segreto del loro esilir di lunga vita?
Dove si trova la blue zone in Sardegna?
Che cosa significa il termine blue zone? La spiegazione è molto più semplice di quanto si possa pensare. Tutto nacque quando il medico sardo Gianni Pes e il demografo francese Michel Poulain iniziarono a studiare i motivi per cui alcune aree del pianeta fossero caratterizzate da una longevità superiore alla media. Pian piano che individuavano gli ultracentenari nel mondo cerchiavano le loro regioni di appartenenza con una matita blu: ecco qui svelato il motivo della definizione “blue zone”.
La Sardegna, nonostante si estenda su una superficie di poco superiore ai 24.000 km², può vantare al suo interno più aree popolate da centenari. Basta pensare che fino a qualche anno fa nel comune ogliastrino di Perdasdefogu viveva la famiglia più anziana del mondo: la somma totale degli anni degli 8 fratelli che la componevano era di ben 828 anni!
Scendiamo ora nel dettaglio e osserviamo da vicino dove sono collocate le blue zone in Sardegna. I territori ricchi di centenari sono situati in Barbagia, nell’Ogliastra e nel Sud Sardegna. Andando a snocciolare i comuni uno per uno possiamo notare come i centenari in Sardegna si concentrino nei seguenti comuni dell’Ogliastrino:
- Perdasdefogu
- Villagrande Strisaili
- Arzana
- Talana
- Baunei
- Urzulei
- Ulassai
I centenari sono una costante anche in diversi piccoli centri abitati della provincia di Nuoro. Eccoli nel dettaglio:
- Tiana
- Ovodda
- Ollolai
- Gavoi
- Fonni
- Mamoiada
- Orgosolo
- Oliena
Nel Sud dell’isola la blue zone in Sardegna è rappresentata solo dal paese di Seulo, il quale però può fregiarsi del titolo di “paese più longevo del mondo”: negli ultimi 20 anni si sono registrati ben 20 centenari.
Le altre blue zone del mondo
Il fenomeno delle blue zone è di portata mondiale. Dove si concentrano quindi gli altri ultracentenari nel mondo?
- Isola di Okinawa in Giappone: secondo alcuni studiosi qui ha vissuto il gruppo di individui più longevo della storia dell’umanità;
- Loma Linda in California: qui esiste una comunità della chiesa cristiana avventista, i cui membri risultano essere le persone più longeve di tutto il Nord America;
- Penisola di Nicoya in Costa Rica: sulle spiagge spettacolari di finissima sabbia sull’Oceano Pacifico si possono incontrare anche alcuni dei centenari più longevi nel mondo;
- Icaria in Grecia: una piccola isola del Mediterraneo dove almeno una persona su tre ha più di 90 anni.
Perché si vive così a lungo in Sardegna?
I motivi riconducibili alla formazione delle blue zone in Sardegna sono diversi. È doveroso prima di tutto un chiarimento: in molti sono convinti che la longevità degli abitanti dell’isola sia dovuta semplicemente ad una questione genetica. Non è così. I ricercatori hanno messo a confronto i patrimoni genetici dei vari ultracentenari nel mondo ed hanno riscontrato che tra gli abitanti delle blue zone sparse in tutto il pianeta non esiste alcuna somiglianza da questo punto di vista.
Il segreto dell’elisir di lunga vita sardo è perciò riconducibile a tutta una serie di fattori esterni. Quali sono?
Uno degli elementi che contraddistingue i centenari delle blue zone è la centralità della famiglia nelle loro vite. Il sentirsi parte di questa istituzione li fa sentire in qualche modo al sicuro: sono consapevoli di poter aiutare gli altri membri ed essere aiutati nel momento del bisogno. Una rete familiare consolidata diminuisce così le possibili fonti di stress che sono all’ordine del giorno per coloro che vivono nelle grandi città.
I centenari delle blue zone in Sardegna provengono tutti da piccoli comuni dell’entroterra dove il ritmo della vita è scandito ancora dalla natura. Non esistono per loro febbrili scadenze da rispettare ad ogni costo e di conseguenza lo stress è per loro qualcosa di sostanzialmente astratto.
La tranquillità del vivere “con lentezza” si affianca ai benefici di un’attività fisica costante seppur moderata. Quasi tutti i centenari in Sardegna hanno svolto nella loro vita mansioni agricole che hanno in un certo temprato il loro fisico. Anche in età avanzata moltissimi di loro continuano a coltivare i propri orti e si muovono in linea di massima a piedi. Le passeggiate all’alba o al tramonto tra le bellezze della nostra isola sono un vero toccasana per la loro salute!
Sulla longevità dei centenari in Sardegna influisce indubbiamente anche una buona e sana alimentazione. Consumano prevalentemente prodotti naturali senza conservanti. La dieta degli abitanti delle blue zone in Sardegna è basata soprattutto su cereali e legumi, mentre i carboidrati e la carne si mangiano in quantità limitate.
I prodotti della tradizione culinaria sarda sono poi ricchi di nutrienti. Uno degli esempi più lampanti è offerto dai formaggi sardi realizzati a partire dal latte di capra e pecora: il casu axedu, tipico della cultura agropastorale dell’Ogliastra, è ricchissimo di probiotici. Nella dieta dei centenari sardi è immancabile anche un bicchiere al giorno di buon vino rosso: nelle giuste quantità fa decisamente bene alla pressione!